Netflix e l’unica regola. Spunti per la nostra carriera

Ho terminato da poco di leggere il libro: “?’????? ?????? ?̀ ??? ??? ?? ???? ??????. ??????? ? ?? ??????? ????? ????????????” di ???? ???????? e ???? ?????: il primo è amministratore delegato di Netflix, la seconda è ricercatrice e docente universitaria (autrice del libro: “??? ??????? ???: ???????? ??????? ??? ????????? ?????????? ?? ?????? ???????).
In questo libro si parla della cultura di ??????? e il suo approccio nella gestione delle persone.
??????? appare un’azienda votata alla creatività, al lavoro di squadra, ai feedback continui, alla ricerca di talento e… all’assenza di regole.
Nell’articolo vedremo alcuni spunti che, penso, potranno essere utili per riflettere sulla nostra ??????????? e ????????, osservando cosa chiede alle persone questa realtà. Credo potrà essere una prospettiva interessante, anche per comprendere cosa potrebbe domandare il mercato nel prossimo futuro (se è vero che ??????? è un’azienda “avanti”).

Per un buon colloquio di lavoro

Per quanto possa essere utile ragionare come rispondere alle domande che ti faranno in un colloquio – “come si vede tra 5 anni”, “quali sono i suoi punti di forza e debolezza?”, “qual è la la sua RAL” e via discorrendo -, credo che per diventare davvero bravi, nell’affrontare la selezione di un’azienda su cui davvero puntiamo con interesse, occorrerà fare un passo nella direzione di scoperta di se stessi in relazione al posto in cui desidera andare.

Non si tratterà quindi di portare ad essere solo “se stessi” seguendo il famoso adagio del «sii te stesso», che ha fatto più danni lui che il temporale in un campo di girasoli. Ma, partendo dal «conosci te stesso», si andrà nella direzione del conoscerci per «essere il meglio di noi stessi».

Nell’articolo spiego (dato che da queste prime righe, non ho capito bene nemmeno io cosa voglio dire).

Spunti pratici per decidere tra studio e lavoro

Coaching orientativo e fulminazione

Dato che la scuola è finita da poco, in questo articolo propongo spunti di riflessione e pratici per orientarsi nella ricerca della propria strada di studi e/o professionale.
Faccio una premessa. Non mi voglio intromettere suggerendo cosa sia giusto fare o meno: mi vivo -come spesso vado dicendo- simile ad un tassista che accompagna il cliente alla destinazione desiderata o una guida turistica spiegando, commentando un monumento e illustrandone la storia.
Facendo orientamento, più o meno allo stesso modo, cerco di far intravedere strade, supportare nella comprensione del mercato, aiutando a scegliere offrendo maggiori informazioni possibili sul mondo -lavorativo o di studi- che si desiderano esplorare. Ma, ovviamente, non sarà un mio compito dire dove si deve andare.
Proprio per questo, scrivo i consigli che troverai di seguito in punta di piedi, permettendomi di suggerire una sospensione del giudizio, sperando che, prima di decretare di non esserci opportunità lavorative – e che il lavoro o il percorso di studi scelto erano gli unici intinerari possibili – .
Vedremo quindi alcune azioni concrete per cercare di approfondire ciò che potrebbe interessare senza rinunciare troppo presto.
Nel caso conoscessi giovani che stanno ragionando sul loro futuro, potresti inoltrargli questo articolo.

Un bilancio delle competenze è per sempre: ti guarderai diversamente

Bilancio delle competenze

Il bilancio delle competenze è l’attività che aiuta a capire cosa vuoi e puoi fare a livello professionale.
Serve anche per decidere quale percorso di studi affrontare o quali corsi frequentare, in base agli obiettivi che ti poni.
Si chiama bilancio perché serve ad esaminare interessi, capacità, conoscenze, attitudini, potenzialità e vocazioni. Ma non è solo un guardare indietro, è un lavoro che aiuta a pensare la tua strada futura, per capire cosa ti è più congeniale.

Salto quantico e ricerca di lavoro

Spesso cerchiamo, cerchiamo, cerchiamo senza avere dei risultati e poi puff, una volta che abbiamo trovato qualcosa d’interessante, ci chiamano altre mille persone per proposte. 
A quel punto, non sappiamo spiegarci cosa sia successo: da zero a diecimila telefonate, da non sembrarti vero. Così, la spiegazione scientifica diventa: “ho avuto una botta di …”. In realtà, più semplicemente, è avvenuto questo: abbiamo lavorato, creato connessioni, portato conoscenza di noi in giro. Così c’è stata poi un’esplosione attorno di interesse che si è tradotto in opportunità.

Proporsi all’azienda

Andare a proporsi all’azienda, vuol dire prima di tutto saper raccogliere informazioni, capendo che le strade da percorrere sono tra le più disparate.
Quando puntiamo ad un’azienda dovremmo pensare che il nostro scopo è far sapere delle nostre competenze e disponibilità, così quando avranno bisogno sapranno a chi rivolgersi.
Nell’articolo parlo degli step da seguire per proporsi (entra per leggerlo).