Prendendo spunto da “Il Canto di Natale”, in questo breve articolo parlo di orientamento e quanto sia importante guardare il nostro passato e presente, per ragionare sul futuro (chiedendo in anticipo scusa a Charles Dickens). Buona lettura.
Siamo un po’ tutti Ebenezer Scrooge
Certamente avrai presente il “Canto di Natale”. Ebenezer Scrooge, messo ad osservare le proprie azioni, compiute nel passato e ciò che stava realizzando nel presente, si trovava poi di fronte alla risultante dei suoi comportamenti. Quello che lo aspettava, se non avesse cambiato, era un quadro lugubre: dove la strada intrapresa lo avrebbe condotto ad un triste epilogo.
Il passato, il presente e il futuro
Il passato di Ebenezer era stato un accantonare le passioni, ad eccezione dell’accumulo di soldi, dimenticando via via l’umanità che aveva attorno. Il presente, costruito su quel passato, era la risultante: conseguenza delle azioni che lo avevano portato a realizzare il suo “impero”, definendone l’identità e proiettandola verso un domani, dove avrebbe pagato le scelte prese.
Non siamo Scrooge però…
Ora, non siamo tutti Scrooge, però la riflessione che Dickens propone è importante: occorre guardare il passato e l’oggi, per definire il futuro. Inoltre, come nel caso del ricco e avaro personaggio, il percorso dovrebbe partire della memoria, portando alla luce aspetti significativi, magari con qualcuno che supporti nella selezione degli episodi cardine, per affrontare riflessioni funzionali a definire il percorso e quali potrebbero essere scenari alternativi.
Ehm, non occorrono però degli spiriti, solo un buon consulente ?…
L’orientamento
Nessuno può dirci che strade prendere: serve poco e non è funzionale alla felicità dell’individuo. Però, saper riconoscere la nostra situazione, può dare la spinta al cambiamento sperato. Fare un percorso di orientamento aiuta quindi a definire, tra le altre cose:
- come abbiamo scelto nel passato;
- a che punto siamo della nostra strada professionale;
- dove possiamo collocarci oggi;
- quali strade esistono;
- dove i nostri valori si potrebbero manifestare;
- quali possibilità di cambiamento ci sono.
- quali passioni, vocazioni, interessi possono trovare sbocco lavorativo.
Una mattina, alzandosi
Così, se fino a poco tempo prima avevi cercato lavoro e non lo trovavi -oppure- l’avevi ma non ti piaceva, magari un giorno, alzandoti la mattina, convinto di aver fatto solo un brutto sogno, uscirai come Ebenezer Scrooge per strada augurando “Buon Natale” che, come sappiamo, l’etimologia del termine Natale rimanda a “qualcosa che riguarda la nascita”.
E chissà cosa possa nascere da certe riflessioni
Davide