Il cv bello non ti farà trovare il lavoro che desideri, ma solo ciò che credi di desiderare. Per questo, per essere felice nella tua carriera, occorrerà cercare qual è la lunghezza ideale del tuo respiro professionale.
Ricerca di lavoro e “poetica”
Posso capire la perplessità di chi leggerà queste righe. Mi occupo di ricerca di lavoro ma, come si vedrà, finirò col trattare di poesia. Perché? Capisco possa sembrare strano e lontano dalla realtà di chi cerca ogni giorno. Ma non è cosi, soprattutto se stiamo cercando qualcosa che ci farà stare bene, contribuendo ad esprimere professionalmente e umanamente noi stessi. Qui parlo di lavoro come espressione felice, quindi propongo spunti pratici e riflessivi, perché, viverla poeticamente, quindi con ritmo, musicalità, piacere, è un obiettivo raggiungibile che auguro a tutti. Dunque, parlare di poesia, di chi siamo, annettendo queste riflessioni alla nostra ricerca di lavoro non sarà mai fuori luogo.
Parlo di ricerca di lavoro perché…
Da più di 10 anni (quasi 15 per l’esattezza) seguo persone nella ricerca di lavoro (tra gruppi e singoli- sono più di 4000). Spero che la mole di esperienza maturata sul campo, convinca chi legge, a comprendere che la priorità nella ricerca di lavoro, sul lungo periodo, è quella di trovare luoghi che possano far stare bene, e non solo individuare dove viene offerto un contratto a lungo termine. E che la vera conquista sarà l’aver raggiunto un luogo in grado di dare voce alla nostra cifra esistenziale. Quindi, riflettere sulla propria persona è necessario, fondamentale per stare bene. Lo ripeterò all’infinito:
“bisogna partire da se stessi, capire quali valori ci muovono, che significato diamo a ciò che facciamo o desideriamo fare“.
Lunghezza del respiro e lavoro
L’endecasillabo è quella piccola frase, in genere, composta da 11 sillabe che dà ritmo alla strofa, rendendo musicale il verso: ha circa l’ampiezza di un respiro. Si dice d’un fiato ed esprime un concetto, un’idea messa in poesia. Il fatto che abbia questa durata rende la frase fluida e cadenzata. Quando si tratta della nostra ricerca professionale, concentrerei l’attenzione sul cosa dobbiamo cercare, lartendo da questo, perché è dal senso e dal ritmo che occorre iniziare. Per cui ti chiedo:”da cosa è costituito il tuo endecasillabo professionale? Cosa dirà senza forzature di te il tuo lavoro? Qual è il tuo swing?”.
Se posso offrire un suggerimento, la nostra ricerca dovrà quindi prendere avvio dal verso giusto per noi, dallo spazio del nostro respiro.
Dunque: quale sarà? Cosa renderà musica quello che facciamo? Cosa renderà un bel viaggio la nostra avventura professionale? Domande importanti, dove le risposte saranno materiale su cui potremo andare a lavorare.
Una volta fatto questo, dovremo riuscire poi a far poi arrivare le nostre risposte agli altri.
Perché darne voce dentro noi stessi sarà il primo passo. Il secondo sarà riuscire a comunicarlo.
Il significato del nostro lavoro
Il secondo suggerimento, invece, riguarda il significato. Come nella poesia, dove occorre non solo trovare il ritmo, dobbiamo riflettere su ciò che vorremmo trovare nel lavoro. Per farlo occorre lavorare su noi stessi, perché quella strofa, che è il nostro lavoro, sia della giusta durata, ma allo stesso tempo abbia senso, cioè parli per metafore della nostra condizione ottimale. Occorrerà quindi trovare come esprimere, nella nostra interezza, la persona che siamo.
La poesia parla per metafore, come il lavoro espresso dice di noi.
Sarò più chiaro.
Quando rifletti su ciò che vorresti fare:
- pensa a cosa ti renderà felice fare;
- trova il significato, i valori, il senso di quello che vuoi portare agli altri.
Parti da qui. Da soli, un bel cv o la lettera di presentazione, non ti faranno trovare il lavoro che desideri, ma solo ciò che credi di desiderare.
Solo dopo un’attenta riflessione sul significato e sui valori che abbiamo, e vogliamo portare agli altri, troveremo la via da perseguire..
Buona giornata
Davide